Scarcerazione e “caso Riina”. Analisi tecnica della decisione della Cassazione

Una recente pronuncia della Corte di Cassazione ha suscitato un ingiustificato clamore circa la supposta eventualità di una scarcerazione del noto “boss” di “Cosa Nostra” Salvatore Riina. Un’analisi tecnica del provvedimento è in grado di delimitare l’ambito in cui si è espressa la Suprema Corte e a quali concrete conseguenze possa portare detta decisione.

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Condominio, che aria tira? I pericoli del Radon

Uno dei pericoli invisibili della vita in condominio – ma in generale di tutte le abitazioni – è certamente quello procurato dal Radon, un gas nobile derivante dal decadimento dell’Uranio che si concentra nei luoghi in cui non c’è una corretta ventilazione e che può provocare il tumore ai polmoni: il Radon si concentra principalmente nel sottosuolo, nei materiali di costruzione di origine vulcanica e nell’acqua.

L’Istituto Superiore di Sanità ha stimato che in Italia nel 2015 il numero di casi di tumore polmonare attribuibili all’esposizione al Radon fosse compreso tra 1.000 e 5.500 ogni anno (su un totale annuale di circa 31.000 tumori polmonari). L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il Radon come

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Il parcheggio “selvaggio” integra il reato di violenza privata, sopratutto se a danno del disabile.

Il problema della sosta “selvaggia” o del parcheggio “abusivo” dell’autovettura è una piaga che affligge la vita nelle grandi metropoli. Spesso e volentieri si assistono a condotte totalmente irrispettose della libertà degli altri conducenti, con automobili lasciate in sosta in modo tale da impedire la manovra delle altre vetture od ostacolarne l’accesso ai parcheggi di proprietà. Già in passato la Cassazione si era pronunciata con fermezza sul tema; di recente la Suprema Corte è intervenuta nuovamente, affermando un principio di colpevolezza del reo a difesa – sopratutto – dei diritti dei disabili.

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Diffamazione su facebook: l’ingiuria corre sul filo (virtuale)

Tema di grande attualità sono le “liti” sul web e, in particolar modo, quelle derivanti dall’uso spesso inappropriato del mezzo telematico.
È indubbia l’importanza che sta assumendo il web – e, in particolar modo, i c.d. “social network” – nella vita quotidiana di ogni cittadino. La diffusione derivante dal mezzo telematico, però, ci si può ritorcere facilmente contro. Infatti, non solo è plausibile che determinate condotte penalmente rilevanti possano venir commesse attraverso piattaforme virtuali, quali “facebook” o simili, ma in determinati casi la stessa natura di tali strumenti può aggravare la fattispecie di reato astrattamente contestabile.

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