Il parcheggio “selvaggio” integra il reato di violenza privata, sopratutto se a danno del disabile.

Il problema della sosta “selvaggia” o del parcheggio “abusivo” dell’autovettura è una piaga che affligge la vita nelle grandi metropoli. Spesso e volentieri si assistono a condotte totalmente irrispettose della libertà degli altri conducenti, con automobili lasciate in sosta in modo tale da impedire la manovra delle altre vetture od ostacolarne l’accesso ai parcheggi di proprietà. Già in passato la Cassazione si era pronunciata con fermezza sul tema; di recente la Suprema Corte è intervenuta nuovamente, affermando un principio di colpevolezza del reo a difesa – sopratutto – dei diritti dei disabili.

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